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SCIOPERO
industria,
piccola-media industria e cooperazione
DI SCIOPERO
A SOSTEGNO DELLA PIATTAFORMA UNITARIA
[turno
giornaliero: sciopero delle 4 ore del pomeriggio]
[turnisti:
sciopero delle ultime 4 ore]
PER
IL RINNOVO
DEL
BIENNIO CONTRATTUALE
-
per
far cambiare posizione agli industriali
-
per
aumentare le retribuzioni, per l’occupazione
-
per
uno sviluppo industriale capace di vincere le sfide della globalizzazione
attraverso investimenti, ricerca e innovazione
A
Forlì iniziative di sensibilizzazione e volantinaggio per comunicare alle
cittadine e ai cittadini le ragioni dei metalmeccanici in lotta per il
Contratto.
Le
ragioni dei metalmeccanici in lotta per il contratto
LA
PIATTAFORMA UNITARIA: LE NOSTRE RICHIESTE.
Il
31 dicembre 2004 è scaduto il Contratto nazionale dei metalmeccanici, la parte
relativa al Biennio economico.
Come
FIM-FIOM-UILM, sindacati delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, abbiamo
presentato una piattaforma unitaria con una richiesta di aumento salariale di
130 euro lordi in più al mese (che comprende un aumento di 105 euro lordi -
al 5° livello -, più 25 euro lordi uguali per tutti assorbibili dalla
contrattazione aziendale).
L’INACCETTABILE OFFERTA DEGLI INDUSTRIALI
Gli
industriali ci hanno offerto 60 euro lordi entro dicembre 2006.
Questa
è l’inaccettabile offerta di Federmeccanica, un’offerta che si commenta da
sola, visto che per un lavoratore metalmeccanico di 3° livello, in busta
entrerebbero circa 35 euro netti, e neanche tutti subito.
IL COSTO DEL LAVORO E IL POTERE D’ACQUISTO DEI LAVORATORI
Si
continua a dire che le imprese metalmeccaniche non sono competitive per colpa
del costo del lavoro che è molto più alto di altri paesi.
Tutto ciò è falso.
Negli
ultimi dieci anni, a causa dell'inflazione, il costo del lavoro è diminuito,
così come dal 2001 al 2004 la perdita del potere d'acquisto dei salari è stata
consistente.
In
soli tre anni milioni di lavoratori si sono impoveriti mentre i prezzi dei
prodotti di prima necessità hanno subìto un'impennata e sono saliti gli
affitti, le spese sanitarie, le tariffe; gran parte delle lavoratrici e dei
lavoratori metalmeccanici fatica ad arrivare a fine mese senza sofferenza.
LO SCAMBIO INACCETTABILE CHE VOGLIONO LE IMPRESE
La
Federmeccanica e le altre associazioni datoriali sono rese disponibili a salire
un po' in cambio di flessibilità
dell'orario obbligatoria, straordinari al sabato garantiti alle imprese senza
alcun accordo con le Rsu oltre che al superamento dell'orario settimanale per un
orario annuo a fisarmonica secondo le esigenze del mercato.
FIM-FIOM-UILM
considerano inaccettabile e ingiusta questa proposta che taglia salari, aumenta
la precarietà e consegna le lavoratrici e i lavoratori all'arbitrio
dell'impresa.
CONCLUSIONI
La
nostra categoria contribuisce in modo strutturale alla ricchezza del paese sia
in termini di produttività sia per la qualità professionale.
Sono
le imprese che al posto di innovare e di investire gli utili per essere più
competitive sui mercati preferiscono puntare ad alti ritorni finanziari
immediati e senza rischi.
Sono
sempre le imprese a minacciare trasferimenti di attività in luoghi sempre più
lontani in nome di una globalizzazione che annulla i diritti.
Chiedere
uno stipendio che ci permetta di vivere dignitosamente, un lavoro sicuro e non
precario non è chiedere la luna.
I
METALMECCANICI SI MOBILITANO PER IL LORO CONTRATTO
FIM-CISL
FIOM-CGIL UILM-UIL
Territorio di Forlì
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