18 LUGLIO 2005

SCIOPERO

industria, piccola-media industria e cooperazione

QUATTRO ORE

DI SCIOPERO A SOSTEGNO DELLA PIATTAFORMA UNITARIA

 

[turno giornaliero: sciopero delle 4 ore del pomeriggio]

[turnisti: sciopero delle ultime 4 ore]

 

PER IL RINNOVO

DEL BIENNIO CONTRATTUALE

 

-         per far cambiare posizione agli industriali

-         per aumentare le retribuzioni, per l’occupazione

-         per uno sviluppo industriale capace di vincere le sfide della globalizzazione attraverso investimenti, ricerca e innovazione

A Forlì iniziative di sensibilizzazione e volantinaggio per comunicare alle cittadine e ai cittadini le ragioni dei metalmeccanici in lotta per il Contratto.  

 

Le ragioni dei metalmeccanici in lotta per il contratto  

 

LA PIATTAFORMA UNITARIA: LE NOSTRE RICHIESTE.

Il 31 dicembre 2004 è scaduto il Contratto nazionale dei metalmeccanici, la parte relativa al Biennio economico.

Come FIM-FIOM-UILM, sindacati delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici, abbiamo presentato una piattaforma unitaria con una richiesta di aumento salariale di 130 euro lordi in più al mese (che comprende un aumento di 105 euro lordi - al 5° livello -, più 25 euro lordi uguali per tutti assorbibili dalla contrattazione aziendale).

 

L’INACCETTABILE OFFERTA DEGLI INDUSTRIALI

Gli industriali ci hanno offerto 60 euro lordi entro dicembre 2006.

Questa è l’inaccettabile offerta di Federmeccanica, un’offerta che si commenta da sola, visto che per un lavoratore metalmeccanico di 3° livello, in busta entrerebbero circa 35 euro netti, e neanche tutti subito.

 

IL COSTO DEL LAVORO E IL POTERE D’ACQUISTO DEI LAVORATORI

Si continua a dire che le imprese metalmeccaniche non sono competitive per colpa del costo del lavoro che è molto più alto di altri paesi. Tutto ciò è falso.

Negli ultimi dieci anni, a causa dell'inflazione, il costo del lavoro è diminuito, così come dal 2001 al 2004 la perdita del potere d'acquisto dei salari è stata consistente.

In soli tre anni milioni di lavoratori si sono impoveriti mentre i prezzi dei prodotti di prima necessità hanno subìto un'impennata e sono saliti gli affitti, le spese sanitarie, le tariffe; gran parte delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici fatica ad arrivare a fine mese senza sofferenza.

 

LO SCAMBIO INACCETTABILE CHE VOGLIONO LE IMPRESE

La Federmeccanica e le altre associazioni datoriali sono rese disponibili a salire un po' in  cambio di flessibilità dell'orario obbligatoria, straordinari al sabato garantiti alle imprese senza alcun accordo con le Rsu oltre che al superamento dell'orario settimanale per un orario annuo a fisarmonica secondo le esigenze del mercato.

FIM-FIOM-UILM considerano inaccettabile e ingiusta questa proposta che taglia salari, aumenta la precarietà e consegna le lavoratrici e i lavoratori all'arbitrio dell'impresa.

 

CONCLUSIONI

La nostra categoria contribuisce in modo strutturale alla ricchezza del paese sia in termini di produttività sia per la qualità professionale.

Sono le imprese che al posto di innovare e di investire gli utili per essere più competitive sui mercati preferiscono puntare ad alti ritorni finanziari immediati e senza rischi.

Sono sempre le imprese a minacciare trasferimenti di attività in luoghi sempre più lontani in nome di una globalizzazione che annulla i diritti.

 

Chiedere uno stipendio che ci permetta di vivere dignitosamente, un lavoro sicuro e non precario non è chiedere la luna.

 

I METALMECCANICI SI MOBILITANO PER IL LORO CONTRATTO

 

QUATTRO ORE DI SCIOPERO DELLA CATEGORIA A SOSTEGNO DELLA PIATTAFORMA UNITARIA.

 

FIM-CISL FIOM-CGIL UILM-UIL

Territorio di Forlì

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