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COMUNICATO STAMPA I LAVORATORI METALMECCANICI DI FORLI’ BOCCIANO L’ACCORDO SEPARATO SUL CONTRATTO NAZIONALE E APPROVANO LA “CARTA RIVENDICATIVA” DELLA FIOM
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Si stanno concludendo in questi giorni le
assemblee nelle fabbriche metalmeccaniche di Forlì e il voto
certificato promosso dalla FIOM CGIL sulla “Carta
rivendicativa dei metalmeccanici” per bocciare l’intesa separata
firmata il 5 dicembre scorso dalla Federmeccanica con la FIM e la
UILM e per richiedere alle aziende del territorio di non applicare
ai lavoratori contenuti che peggiorano le condizioni di lavoro e i
diritti acquisiti in materia di orario di lavoro e di trattamento in
caso di malattia. Come FIOM abbiamo organizzato un “voto certificato” e pertanto siamo pronti a fornire, azienda per
azienda, l’elenco di
tutti coloro che hanno
partecipato al voto. La democrazia è una cosa seria e con questo voto
abbiamo dimostrato che la
maggioranza dei lavoratori è contraria ad un accordo separato
che non solo non ha il consenso dei lavoratori del settore, ma è
anche illegittimo in quanto frutto di una trattativa che ha visto,
dal primo momento, l’esclusione della FIOM CGIL, sindacato più
rappresentativo tra i metalmeccanici. Alcuni dati significativi: alla
Marcegaglia di Forlì hanno partecipato al referendum organizzato
dalla FIOM ben 275 lavoratori (pari all’83% dei presenti in azienda)
e 225 hanno votato a favore della Carta rivendicativa della FIOM.
Numeri simili anche in
Bonfiglioli (365 votanti e il 95% di favorevoli) e alla
Electrolux, dove hanno
partecipato al voto 359 lavoratrici e lavoratori e i SI’ sono stati
307 (pari all’86%). 100% di SI’ alla Carta rivendicativa della FIOM
alla Celli, all’Emicon a Meldola, all’Alfamacchine, all’Agriflex,
alla Carpigiani, alla Forlì Lamiere, all’Anofor, alla Fiorini
Industries, alle Officine Maraldi, alla Siboni, alla Bipres a Rocca
San Casciano e all’Aurel a Modigliana. Sul campione delle prime
33 aziende dove si sono svolte le assemblee ed il voto emerge il
seguente risultato: 1.480 i voti validi su 2.214 aventi diritto al
voto (i presenti in fabbrica il giorno del referendum), 1.349 i SI’,
118 i NO. A partire da oggi invieremo a tutte le aziende,
dove si sono svolte le assemblee e dove il voto certificato dei
lavoratori ha approvato la Carta rivendicativa, una richiesta di
incontro, precisando fin da subito che non possono essere applicati
ai lavoratori, a partire dagli iscritti alla FIOM, i contenuti
normativi dell’intesa separata, come la flessibilità o il non
pagamento dei primi tre giorni di malattia. La FIOM è pronta a fare
accordi con le aziende e con la locale Confindustria,
per dare certezze ai lavoratori, perché le relazioni sindacali siano
fondate su regole e principi democratici e per evitare inutili
tensioni in un momento in cui la crisi economica e del sistema
produttivo richiede soluzioni condivise e diverse dagli accordi
separati.
Il nostro obiettivo è la riconquista di un unico e dignitoso
contratto nazionale per tutti i lavoratori metalmeccanici.
Forlì, 21 febbraio 2013 Per la
FIOM CGIL di Forlì Michele Bulgarelli
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