COMUNICATO STAMPA

 

CRISI ALLA RINTAL:

 

CASSA INTEGRAZIONE DISCRIMINATORIA, LICENZIAMENTI

E PRESSIONI AI LAVORATORI

 

FIM FIOM UILM: NO AI RICATTI

 

La Rintal, azienda storica del territorio che produce scale e che occupa circa 100 lavoratori, è interessata da un anno e mezzo dalla crisi economica che attraversa l’intero settore.

Negli ultimi mesi, di fronte al protrarsi della crisi, l’azienda ha deciso una riduzione dei costi da attuarsi attraverso licenziamenti e con l’utilizzo della cassa integrazione a zero ore (predeterminando di conseguenza gli esuberi).

 

A giugno 2011 si è avviata una trattativa sindacale al fine di trovare soluzioni condivise che tutelassero l’occupazione e favorissero l’uscita dell’azienda dal periodo di recessione economica, arrivando alla sottoscrizione di un accordo in data 27 luglio 2011.

 

Successivamente l’azienda ha provato ad avviare un percorso di “esternalizzazione” dei disabili presenti in azienda, attraverso pressioni individuali sui lavoratori. Questo è stato il primo segnale che stavano venendo messi in atto comportamenti inaccettabili. 

 

Inoltre l’azienda ha licenziato, a fine settembre, durante la Cassa Integrazione un dipendente della Misterstep, azienda controllata e strettamente riconducibile alla Rintal, violando sia il principio fondamentale degli ammortizzatori sociali che la normativa vigente, e avendo lasciato a casa uno dei dipendenti con più anzianità di servizio (ben 33 anni di presenza in azienda) e maggiori carichi familiari (3 figli).

 

Come sindacato riteniamo il comportamento dell’azienda inaccettabile dal momento che alla nostra richiesta di immediato ritiro del licenziamento, la direzione aziendale ha richiesto come contropartita il collocamento in cassa integrazione a zero ore del personale da lei ritenuto in esubero (contrariamente agli impegni precedentemente presi e sottoscritti nell’accordo del 27/7/2011).

E’ evidente che siamo di fronte ad un vero e proprio ricatto.

 

Nella giornata odierna Fim-Fiom-Uilm, assieme ai lavoratori, hanno manifestato questa mattina davanti ai cancelli per richiedere all’azienda di ritornare sui suoi passi, ritirare i licenziamenti e riprendere un confronto sereno e costruttivo.

 

Ai lavoratori in sciopero della Rintal sono arrivate comunicazioni di solidarietà dalle altre aziende in crisi o in lotta, come la Croci o l’Electrolux e un comunicato di solidarietà dei lavoratori della Bonfiglioli, anch’essi impegnati nella vertenza per il rinnovo del contratto aziendale e il mantenimento dell’occupazione in fabbrica.

 

Fim Fiom Uilm fanno infine appello al Sindaco di Forlì e a tutte le istituzioni locali perché intervengano in questa vicenda per ripristinare le basi per un confronto serio e per difendere le radici democratiche del nostro territorio

 

Forlì, 11 ottobre 2011

                                                                                        Per  FIM-FIOM-UILM

                                                                                                                      territorio di Forlì                                                                                   Claudio Valentini, Giovanni Cotugno, Giuseppe Ballani