Comunicato

 

Assemblee, deroghe e contratto: un mondo capovolto?

 

Leggendo in questi giorni i giornali locali o anche qualche volantino che circola nelle aziende sembra di stare in un modo capovolto.

Il fatto che solo la FIOM CGIL in queste settimane sia impegnata in una campagna di assemblee per informare i lavoratori metalmeccanici di questo territorio su quello che sta succedendo al loro contratto è un problema della FIOM? Oppure è un problema di quelle organizzazioni sindacali (CISL e UIL) che non hanno non dico fatto votare, ma nemmeno informato i lavoratori, e i loro iscritti, del fatto che era in corso una trattativa sulle “deroghe” al Contratto Nazionale?

Con l’accordo sulle “deroghe” sarà possibile per le singole imprese, in situazione di crisi o per favorire investimenti (cioè sempre), cancellare parti economiche e normative del Contratto Nazionale. Visto che la FIM CISL e la UILM, che hanno firmato quell’accordo, non hanno chiesto alcun mandato ai lavoratori, sarebbe bene che fossero i lavoratori metalmeccanici a stabilire se la loro condizione in fabbrica, con le “deroghe”, migliorerà o peggiorerà.

Per questo, nelle tante assemblee svolte o che svolgeremo nei prossimi giorni distribuiamo il testo dell’accordo sulle deroghe, perché è con la trasparenza, la serietà e un rapporto chiaro, democratico e di rispetto per i lavoratori che pensiamo si debba fare il sindacato.

I lavoratori sono i titolari dei contratti e degli accordi che li riguardano.

C’è qualcuno che pensa di decidere sulla loro testa? Non la FIOM, che continuerà con tutte le difficoltà ad andare nelle fabbriche, a discutere, decidere e a fare gli accordi (nel 2010 la FIOM di Forlì ha firmato oltre 150 accordi nelle sole aziende industriali) insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori.

Ricordiamo a tutti che per la FIOM e la CGIL la controparte sono sempre e solo le imprese, non gli altri sindacati: perché sono le imprese che vogliono sfruttare la crisi per cancellare il Contratto nazionale (ultimo vincolo sociale tra le esigenze del mercato e la condizione dei lavoratori) e indebolire i diritti sociali e democratici nei luoghi di lavoro, per affermare una competizione al ribasso tutta scaricata sui costi del lavoro e sui diritti.

Noi non ci stiamo, perché rappresentiamo un altro punto di vista, un punto di vista indipendente, quello del lavoro e dei lavoratori.

Per questo i metalmeccanici della FIOM manifesteranno a Roma il 16 ottobre insieme a tutta la CGIL.

 

 

 

Forlì, 7 ottobre 2010

 

 

Michele Bulgarelli

Segretario Generale FIOM CGIL Forlì