COMUNICATO  STAMPA

Electrolux. Landini (Fiom): “Nessuno stabilimento italiano del Gruppo deve essere chiuso.” Oggi i sindacati hanno incontrato l’Azienda al ministero dello Sviluppo Economico

 

“Per noi nessuno stabilimento italiano della Electrolux deve essere chiuso.” Lo ha dichiarato Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom-Cgil, al termine dell’incontro che i sindacati dei metalmeccanici hanno avuto oggi a Roma con l’Azienda, presso il ministero dello Sviluppo Economico.

“Oggi – ha detto Landini – abbiamo chiesto a Electrolux di verificare l’ipotesi di costruire una soluzione diversa da quella prospettata che comporterebbe la chiusura dello stabilimento di Scandicci, presso Firenze, e un ridimensionamento di quello di Susegana, in provincia di Treviso, oltre a un taglio occupazionale tra gli impiegati in diversi siti.”

“Nell’incontro di oggi – ha proseguito Landini – non sono emerse grandi novità. Electrolux ha ribadito la centralità dell’Italia nel suo disegno strategico. Noi temiamo però un progressivo indebolimento della presenza della multinazionale svedese nel nostro Paese. Secondo noi i problemi di competitività del Gruppo non possono essere risolti spostando le attività produttive nell’Europa dell’Est, per inseguire i vantaggi attualmente derivanti da un più basso costo del lavoro. Il problema vero è quello di sviluppare innovazioni di prodotto realizzando i necessari investimenti.”

“Credo vada comunque sottolineata - ha concluso Landini - l’importanza dell’attivazione di un tavolo presso il ministero dello Sviluppo Economico. Questo tavolo può rappresentare un nuovo luogo di confronto qualora la trattativa tra le parti non consenta di raggiungere un accordo.”

All’incontro, che si è svolto oggi pomeriggio, hanno partecipato, oltre alle Segreterie nazionali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, le delegazioni delle Rsu dei vari stabilimenti del Gruppo. Per venerdì 11 aprile è stata messa in calendario una riunione del Coordinamento unitario Electrolux a Mestre (Venezia). Ciò allo scopo di fare il punto della vertenza e di definire nuove iniziative di lotta.

 

Fiom-Cgil/Ufficio Stampa

 

Roma, 9 aprile 2008