Questa mattina è stato firmato
presso la Provincia di Forlì-Cesena, con la
presenza della Regione Emilia-Romagna, l’accordo
di proroga per un anno della Cassa Integrazione
Straordinaria per lo stabilimento di Forlì, dove
sono ad oggi occupati quasi mille lavoratori, di
cui 791 operai.
L’accordo prevede l’utilizzo della Cassa
Integrazione Straordinaria fino ad ottobre 2013
e percorsi di uscita incentivati (anche
attraverso la possibilità della ricollocazione o
dell’autoimprenditorialità).
Di particolare rilevanza è il fatto che si
conferma l’impianto previsto dall’accordo
raggiunto al Ministero del Lavoro il 30 marzo
2012 (ed approvato dai lavoratori del Gruppo e
di Forlì tramite referendum) che introduce, in
tutti gli stabilimenti Electrolux in Italia,
l’utilizzo ad ore della Cassa Integrazione, in
modo da riportare in fabbrica tutto il personale
e superare le modalità delle sospensioni a
rotazione, spalmando l’esubero di personale (ad
oggi stimato per Forlì in 213 lavoratori) su
tutti i lavoratori, redistribuendo il lavoro tra
tutti.
Lo stabilimento di Forlì si colloca in una
dinamica di crisi dell’intero settore
dell’elettrodomestico in Italia e in Europa (con
un calo nelle vendite di cucine da incasso in
Italia del 31% nel biennio 2011-2012) e si situa
al di sotto degli obiettivi del piano
industriale elaborato per Forlì, raggiungendo
una produzione di 1 milione e 300 mila pezzi
(tra forni e piani) contro il milione e mezzo
previsto nel piano: questo si è tradotto nel
2012 in 14 giornate di fermata collettiva che si
sono aggiunte all’utilizzo della Cigs (prima a
sospensione in rotazione, poi a ore).
L’azienda riconferma il piano di investimenti
realizzato sino ad oggi e previsto per i
prossimi anni (42 milioni di euro nel triennio
2012-2014, 9.85 per il 2013, 8.7 per il 2014) e
la vocazione dello stabilimento specializzato
nella produzione di forni e piani cottura di
medio-alto di gamma.
FIM FIOM UILM di Forlì valutano positivamente le
modalità adottate per la gestione della crisi,
che per Electrolux è innanzitutto una crisi di
settore e di mercato, che prevedono che nessuno
venga espulso dalla fabbrica e che il lavoro
venga redistribuito tra tutto il personale.
Ovviamente resta alta l’attenzione del sindacato
e dei delegati in stabilimento affinché
l’azienda si attenga in modo chiaro allo spirito
e alla lettera degli accordi firmati e per un
presidio costante a difesa delle condizioni di
vita e di lavoro in fabbrica.
Forlì, 15 ottobre 2012
FIM-FIOM-UILM
Territorio di Forlì
I Segretari Davide Drudi, Michele Bulgarelli,
Enrico Imolesi
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