PIATTAFORMA
PER IL RINNOVO DELL’ACCORDO DI GRUPPO Il
Coordinamento sindacale della BONFIGLIOLI MOTORIDUTTORI ha discusso,
in diverse occasioni e costantemente in relazione alla situazione
aziendale e al contesto politico-sindacale generale, dei problemi
metodologici e di contenuto della Ipotesi di Piattaforma per il
rinnovo dell’Accordo di Gruppo scaduto in data 31/12/2009. Il
presente documento è espressione della maggioranza del Coordinamento
nelle persone delle delegate e dei delegati che lo hanno votato e
sottoscritto. Prima di
tutto, il Coordinamento sindacale ritiene si debba confermare il
metodo e le regole democratiche che hanno da sempre caratterizzato
l’agire sindacale nel gruppo: le richieste della piattaforma e
l’eventuale ipotesi di accordo dovranno continuare ad essere
sottoposte alla discussione e al vincolo dell’approvazione delle
lavoratrici e dei lavoratori, compresi i tempi determinati gli
apprendisti e i lavoratori somministrati, mediante referendum a voto
segreto. Sul merito,
le materie e le richieste per rinnovare l’Accordo di Gruppo, il
Coordinamento compie le seguenti considerazioni e avanza le seguenti
proposte.
Premessa
Il quadro economico internazionale
rimane caratterizzato da una situazione che non si è stabilizzata.
Le considerazioni con cui accompagnammo, alla fine del 2009, il
confronto sul Piano Industriale che l'Azienda presentò mantengono
quindi tutta la loro validità. Ciò non
significa sottovalutare il significato della fine del ricorso alla
CIGS. Semmai si
tratta di aggiornare il quadro della situazione e delle tendenze sul
piano internazionale, capire meglio le ragioni che hanno portato
l'azienda a quasta scelta pur in una situazione che non vede il
ripristino della capacità produttiva della fine del 2008.
Rimangono
quindi decisive le scelte in materia di:
innovazione e politiche di prodotto/mercato, strategie industriali,
controllo dei cicli produttivi e delle attività a valore, processi
di riorganizzazione e di intervento sulla condizione dei lavoratori,
livelli occupazionali e qualità/polivalenza del lavoro.
a.
Ecco perché la qualità dell’iniziativa sindacale e delle
relazioni industriali non è elemento assolutamente secondario delle
scelte in campo. Oggi ancor più di ieri, tutto ciò richiede una
scelta chiara in termini di riferimenti contrattuali nazionali e un
deciso salto di qualità delle relazioni a livello di Gruppo, di
divisione e di stabilimento. Chiediamo
perciò all’Azienda di riconfermare, per quanto non disciplinato
dagli accordi aziendali vigenti, la piena operatività ed efficacia
della normativa contenuta nel CCNL 20/01/2008, comprensiva della
disciplina dei rapporti di lavoro, delle relazioni con le
organizzazioni sindacali e del riconoscimento dei diritti sindacali,
fino al suo rinnovo con la sottoscrizione di un CCNL validato dal
voto dei lavoratori e sottoscritto da tutte le Organizzazioni
Sindacali Confederali.
Contemporaneamente chiediamo la predisposizione di un TESTO UNICO di
riferimento degli Accordi Aziendali vigenti.
b.
Per quanto concerne la qualità dell’iniziativa sindacale,
il Coordinamento sindacale ritiene debba essere confermato una
scelta di fondo già praticata in occasione del precedente rinnovo e
dell’esperienza degli ultimi quattro anni: lo sviluppo aziendale, la
capacità di consolidare e migliorare la competitività dell’impresa,
il miglioramento della qualità e delle condizioni di lavoro sono
elementi fondamentali per difendere e consolidare i livelli
occupazionali in tutte le sedi e in tutti gli stabilimenti. Ciò richiede
scelte strategiche in materia di ricerca, innovazione di
prodotto/servizi, innovazione di processo, innovazioni
organizzative, crescita culturale e professionale che considerino la
sostenibilità ambientale e la centralità del lavoro elementi
centrali e decisivi.
Obiettivi
Occorre perciò innovare e modificare il
contratto aziendale su diversi punti:
1.
Fermo restando i due appuntamenti annuali di
informazione, occorre:
-
perfezionare la struttura delle relazioni sindacali nei
siti italiani del Gruppo: TECNOINGRANAGGI, BRT, BONFIGLIOLI ITALIA;
-
regole più certe e formalizzate di informazione
preventiva e confronto su esternalizzazioni, decentramento e
appalti;
-
sessione annuale di informazione nell’andamento dell’
EUROPA e del Mondo con la presenza degli stabilimenti esteri
(Germania, Repubblica Slovacca, India e Vietnam).
2.
Nell’ambito delle informazioni sulle scelte strategiche e
sui piani operativi aziendali, una sessione specifica va rivolta
agli investimenti indirizzati al risparmio energetico, all’utilizzo
di energie rinnovabili, a nuovi prodotti/servizi, alla formazione.
3.
Conferma delle attuali regole definite aziendalmente in
materia di mercato del lavoro (assunzioni, ecc.) a partire dai
diritti di precedenza fissati nell’accordo aziendale del 2009.
4.
Predisposizione congiunta delle MAPPE DEI RISCHI e del
REGISTRO DEGLI INFORTUNI.
5.
La ristrutturazione dei processi produttivi alla
Bonfiglioli richiederebbe una relazione più stretta nel
sistema che si articola dalla
innovazione/progettazione dei prodotti alla industrializzazione dei
processi produttivi e logistici.Attualmente L'approccio
sindacale attraverso il lavoro delle CTB (sul concetto di “perdita”
e di “tempi e metodi”) e lo strumento dei GMP , hanno permesso di
realizzare primi elementi concreti di controllo della quantità e
della qualità della prestazione dei lavoratori. Ora occorre
superare la sperimentalità richiedendo il CONSOLIDAMENTO e
l'assunzione definitiva di tale metodologia. Ciò implica:
1.
l'incremento della agibilità dei delegati di analizzare, progettare
e verificare la condizione lavoro direttamente in officina sui posti
di lavoro, con specifici diritti di accesso alle aree produttive, un
monte ore “produttività” e la formazione sindacale specifica.
2.
Una struttura del GMP nella quale va definita e garantita una quota
maggiore di lavoratori coinvolti nel progetto di miglioramento e la
possibilità di condurre verifiche puntuali, progetto e applicazione,
con tutti i lavoratori interessati sia diretti che indiretti.
3.
Una seria ricaduta sulla definizione e
implementazione di un nuovo RETICOLO PROFESSIONALE, sulla base delle
proposte unitarie del 2007, introducendo i concetti professionali di
“polivalenza”, di “polifunzionalità” e di “coordinamento tecnico” di
altri lavoratori che richiedono anche di essere dimensionati
strutturalmente su piano salariale producendo una manutenzione del
sistema Bonfiglioli di EVP in specifico sul piano salariale e della
gestione da parte della RSU con la direzione aziendale. Si tratta
cioè di definire e
concordare un sistema di “matrice delle
competenze” per gestire la professionalità necessaria a garantire la
produttività condivisa e per realizzare e certificare gli elementi
di polivalenza e polifunzionalità.
4.
L’evoluzione organizzativa dei processi
e lo sviluppo continuo dei prodotti richiede un diverso
approccio alla FORMAZIONE PROFESSIONALE
di tutti i lavoratori; la formazione è sempre più un elemento
strategico della produzione di valore dell’impresa, per questo deve
essere un tema contrattuale e gestionale delle parti. Quindi è
necessario concordare procedure per la definizione dei percorsi di
sviluppo professionale che affrontino i punti seguenti:
-
tipologia di lavoratori coinvolti:
operai, impiegati, quadri
-
numero di lavoratori
-
ore di formazione
-
cadenza della formazione
-
orari, obiettivi e programmi di
formazione
-
metodologie di formazione
-
contenuti della formazione e docenti
-
spazio sindacale sui temi della
condizioni di lavoro
-
formazione “continua” sul tema della salute e sicurezza
5.
Sulla base delle considerazioni svolte
relativamente alla struttura e qualità delle relazioni sindacali
nonché di quelle che accompagnano i punti precedenti, per quanto
riguarda il SALARIO
si ritiene coerente e adeguato
richiedere:
a)
Un aumento di 70 € mensili dell’ELEMENTO
SALARIALE CONSOLIDATO a partire dal 1/1/2010 a titolo di
perequazione del potere d’acquisto e consolidamento della
produttività.
b)
Poiché nel nuovo modello produttivo prefigurato
nei capitoli precedenti si assegnano
formalmente i metodi di lavoro, attraverso i cicli di lavoro, e si
definiscono i tempi assegnati per mezzo di una procedura concordata
e gestita dalle parti, in questo contesto i cicli e i tempi
determinano il vincolo della quantità massima prodotta che deve
essere realizzata da ogni singolo lavoratore, detratte eventuali
perdite, anche nel caso in cui un intero processo esecutivo è
completato da più lavoratori.
Quando si determinano le condizioni
sopra indicate si richiede che ai
lavoratori interessati sia riconosciuta
una “INDENNITÀ DI PRODUTTIVITÀ DEFINITA” pari a 40 € su base
mensile e con validità su tutti gli istituti.
c)
Ridefinizione degli indicatori del PdR sia in termini
qualitativi che in termini di peso percentuale.Tale ridefinizione
deve prefigurare:
1.
un PdR erogato tramite acconti mensili che dovranno
essere conguagliati solo in caso di differenza positiva;
2.
indicatori legati al miglioramento del tempo di
attraversamento del prodotto, alla riduzione della perdita per la
qualità;
3.
un valore del PdR che nell’arco di vigenza
dell’accordo (2010-2013) preveda la
possibilità di erogare 6.000 €
riparametrati al 5 livello.
6.
L’accordo dovrà decorrere a far data del 01/01/2010 e
avrà validità fino al 31/12/2013 prevedendo clausole di disdetta e
di ultrattività.
p. Il Coordinamento Sindacale di Gruppo Bologna Ottobre 2010
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